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Introduzione del catalogo 1° Rassegna di Arti Figurative . Pittura Veneta Contemporanea.
In uno sviluppo armonico e bilanciato della società, la cultura occupa un posto che diventa sempre più rilevante. E’ del discorso culturale che nasce, attraverso uno dialettica stimolante, il fermento vitale che è la base per ogni progresso, anche economico: quasi un’irradiazione di potenzialità produttive filtrate nel tessuto stesso della collettività. Il compito di attivare i canali di cultura, nell’attuale processo di decentramento democratico della società italiana, si allarga al di fuori degli istituti tradizionali (e quindi anche della scuola) investendo la responsabilità politica degli enti locali, chiamati a compiti e a funzioni nuove e innovatrici. E’ in questa prospettiva che l’Amministrazione comunale di Jesolo intende oggi agire, aggiungendo ad altre iniziative in atto quella di una periodica manifestazione artistica che si imponga appunto come discorso continuo e coerente, in una politica di vasto raggio.
L’arte non è più considerata, come un tempo, strumento di glorificazione o di persuasione, ne tanto meno occasione di distorsioni mercantili: essa investe tutto sul processo di visualizzazione estetica che è così diffuso nella società. La nostra, come si sa, sta diventando sempre più una civiltà delle immagini; e l’immagine , magari sotto la specie del segnale e del simbolo, prende il sopravvento sulla parola scritta, diventando il maggiore strumento di comunicazione, il vettore culturale forse più importante e destinato ad assorbire vastissimi campi di attività umana. All’analisi del linguaggio visivo sono dedicate le mostre che la città di Jesolo intende allestire nei prossimi anni, cominciando naturalmente dai modi più facilmente assimilabili di questo linguaggio, cioè dalla pittura intesa nella sua tradizionale accezione. E’ chiaro che un ente pubblico, nella sua funzione di diffusione della cultura artistica, deve procedere per gradi, proprio per non perdere il contatto con le esigenze dei cittadini. Anche una mostra’arte deve avere la sua base didattica, cioè pianamente e comprensibilmente informativa : soltanto così si potrà parlare di contenuti democratici nel discorso culturale, evitando di cadere nella strumentalizzazione del prodotto artistico ad uso e consumo di una " élite" di iniziati.
Nella programmazione delle iniziative culturali, l’Amministrazione comunale di Jesolo ha scelto la strada più chiara, al di fuori di ogni ambiguità e velleitarismo.
Potranno venire in seguito iniziative culturalmente più " impegnate", e magari a ricerca settoriale. Ora si tratta di dissodare il terreno, cioè di aprire una problematica in una città come Jesolo che in questi anni ha compiuto grandi sforzi di sviluppo in tutt’altra direzione.
Ai meritori ma isolati tentativi dei singoli o dei gruppi si aggiunge l’apporto dell’ente pubblico che intende farsi non esso stesso depositario della cultura, ma strumento di ridistribuzione e partecipazione collettiva del sapere.
Questa mostra inaugurale ne è testimonianza : essa riunisce una trentina di artisti delle Tre Venezie, tutti di notorietà nazionale e alcuni famosi, come Virgilio Guidi cui è dedicato un omaggio speciale. Ricordiamolo, e non soltanto per parare in anticipo le critiche: si tratta di un inizio, di un avvio di discorso, che l’Amministrazione comunale porterà avanti in futuro, nel quadro di una programmazione culturale che risponde agli intenti di una democrazia sentita e vissuta fin dalla base.
Il Sindaco di Jesolo (1970)
STRIATTO PRIMO