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23.02.2015 - Export, il Made in Italy continua a tirare - I documenti di Jesolo, Claudio Vianello che ti documenta senza ipocrisie. Ti tiene quotidianamente aggiornato sulla vita politica e non di Jesolo, con commenti, approfondimenti, opinioni sui fatti di attualità in Jesolo e qualche altra notizia" Il Diario di Jesolo - Il Blog " di Jesolo

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23.02.2015 - Export, il Made in Italy continua a tirare

Rubrica a TuttoTondo > Venti15 Tutto Tondo

Quando lo Stato ci racconta le fiabe quotidianamente e ci prende per i fondelli

Alcuni titoli dei giornali dove, " Grazie all'Export" l'Italia vince

Le lettere d'intento, quella fino al 12 di Febbraio e quella dal 14 di Febbraio 2015

Jesolo 23 Febbraio 2015
"TuttoTondo" di Claudio Vianello Venti15©


Noi esportatori italiani veniamo ringraziati quotidianamente da tutti i  governi per il lavoro che facciamo. Governi di qualsiasi colore politico essi siano, e che,  si sono succeduti in Italia fino ad oggi.
Veniamo ringraziati con dei caratteri cubitali sui media, per il grande apporto che diamo all'economia Italiana grazie alle nostre esportazioni, le quali, mantengono il PIL Italiano in positivo. E il governo cosa fa per ringraziarci? Ci riempie quotidianamente di nuova burocrazia e di nuove adempienze. Questo purtroppo è, il  " modus operandi" anche per il  2015, la burocrazia Italiana aiuta le imprese a chiudere! L'ultima in ordine di tempo sembra una storiella all'Italiana, quella di Pinocchio ed è la pura realtà , adesso ve la racconto:

Basta carta, basta un click

Due parole messe insieme per risolvere l’emissione dei documenti sul cartaceo. Questo è il motto che ci sentiamo dire quotidianamente dalle istituzioni in genere, in Italia. Non c’è un’istituzione, una sola, che non ti chieda di firmare il" Basta Carta". Una volta che tu hai firmato spetterà a te poi, visto che loro te le inviano in formato digitale, l’onere di stampare a tue spese, carta e inchiostro e le spese della banca sul conto corrente rimangono invariate senza sconti, anzi potrebbero aumentare senza che tu possa fare qualcosa!!
E allora proviamo a capire il significato del termine "Burocrazia". Che sia l'insieme di apparati e di persone ai quali è affidata, a diversi livelli, l'amministrazione di uno Stato e/o istituzioni, enti non statali?  Oppure, coniando la parola: burocrazia, ufficio, dal francese bureau, potere dal greco krátos, et voilà, l'organizzazione di persone e risorse destinate alla realizzazione di un interesse con il fine collettivo secondo criteri di razionalità, imparzialità e impersonalità.
Ecco spiegato l’inghippo, ovvero il potere del capo ufficio… Il politico e la politica Italiana… Basterebbe che si guardassero alla mattina, prima di andare ad occupare i posti di potere e magari… si accorgerebbero dei problemi che creano…forse… i burocrati Italiani.
Voi vi starete domandando il perché di tutto questo giro di parole.
Quante volte li abbiamo sentiti dire che lo stato si fonda sulla burocrazia, più carte fai, più carte richiedi, più obblighi imponi ed ecco che il cittadino Italiano può fare solo questo, espletare la burocrazia per lavorare e andare avanti, e non occuparsi di altre cose.
Allora veniamo al sodo, il giorno 14 u.s. lo Stato Italiano, che vorrebbe sburocratizzare il sistema, ne ha combinata un’altra delle sue, probabilmente non lo Stato, ma la politica, ovvero le persone al potere, i politici… e sì, sempre il potere e, a pagare, sempre i soliti "servi della gleba".
Cos’è successo di nuovo per rendere le cose ancora più difficoltose per noi piccoli artigiani, punta di diamante del "Made in Italy", quante volte avete sentito dire che l’export italiano è l’unico che non sente la crisi e che tira. Tutto questo per le casse dello Stato Italia sono una manna che salva il PIL.
Chi esporta, ha la possibilità di acquistare la materia prima per produrre in esenzione IVA, (senza pagare l’IVA), d’altronde se dovessimo pagare anche l’IVA sul prodotto che produciamo per esportare, i costi aumenterebbero del 22% e l’IVA sarebbe solo un costo per il produttore, ecco che in base alla legge 633/72 possiamo essere esentati attraverso l’emissione di un documento chiamato "Lettera d’intento". Semplicissimo fino al 12 di Febbraio di quest’anno. L’altro giorno, l’esportatore necessitava di un registro dove annotare le dichiarazioni d’intento, quelle ricevute e quelle emesse al proprio fornitore, semplicissimo mi pare, o no! Dall’altro giorno non è più così, cosa hanno fatto i burocrati? Si sono inventati qualcosa di nuovo per semplificare la vita agli imprenditori!!! Calma e sangue freddo, che abbiano rivisto il motto basta carta? Niente di tutto ciò. Dall’altro giorno, chi esporta deve: entrare nel sito dell’agenzia delle Entrate, accreditarsi, scaricare il software per scrivere la lettera d’intento, dopo di che, deve scaricare il software, per rendere inviabile la lettera d’intento all’agenzia dell’entrate e poi, che sia finito? Vi starete chiedendo? E allora è semplicissimo!!!Eh no, non è così semplice!  Dopo averla inviata all’agenzia delle entrate per via telematica, bisogna attendere la ricevuta di presentazione del documento. Una volta che sei arrivato fin qui, cosa si dovrà fare?  Dovrai fare tutto le cose che facevi prima, ovvero: prendere la lettera che hai scritto e inviato attraverso il programma all’agenzia delle entrate, prendere la ricevuta che ti ha rilasciato l’agenzia delle entrate di presentazione e inviare il tutto al tuo fornitore, così come facevi prima. Semplicissimo no! Se poi, come spesso accade con le norme italiane, non vuoi perdere del tempo prezioso alla tua attività, cosa devi fare? Appoggiarti al tuo commercialista che ti farà pagare per questo nuovo servizio, un qualcosa di semplice e intuitivo: il suo onorario !!!
n.d.c. Per predisporre il tutto al primo passaggio ho impiegato 1 ora e 26 minuti, qualcuno mi ha detto che con il secondo sarà più semplice… Benvenuti in anno domini 2015, nei meandri della burocrazia, quella Italiana.

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