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Salviamo Cortellazzo
Questo scriveva il PD di Jesolo il 29/set/2011
Niente più barbiere, niente più macellaio, nemmeno più il giornalaio. E anche qualche ristoratore di buon pesce ha chiuso i battenti.
Speriamo non sia obbligata a chiudere anche la Scuola dell’Infanzia.
Non è il caso di una sperduta contrada dolomitica ma la triste sorte di Cortellazzo, frazione jesolana con oltre 1.500 abitanti.
La tiene viva una comunità che si rimbocca le maniche per offrire percorsi e occasioni educative, di svago e di sport ai piccoli, che si industria per mantenere vive le tradizioni marinare e quelle dell’agricoltura di bonifica, integrandole con la vocazione turistica di questa estrema parte orientale della spiaggia.
Quattro strade per arrivarci: le tre antiche arginali e una proveniente dal Lido, poi la mobilità interna è affidata alle parallele stradine del Villaggio Ciano, aperte nel 1940.
L’area PEEP ha portato qui nuovi residenti, ma non la viabilità necessaria, non posti di lavoro, non più occasioni commerciali e artigianali, non ancora un centro civico accanto alla nuova palestra.
Arriveranno, aldilà del Cavetta, fra duecentocinquanta e trecentomila metri cubi di volumi residenziali turistici, una sorta di villaggio-vacanza "recintato" e animato solo qualche fine settimana della bella stagione, e una darsena.
Il Partito Democratico ha promosso in ogni sede e continua a chiedere
• Di portare il secondo stralcio della circonvallazione di Jesolo paese (da via Roma sinistra al Lido) più vicino all’abitato di Cortellazzo per servire, oltre che il lungomare di Levante, anche la frazione, la sua area PEEP e le lottizzazioni raggiungibili solo per gli insufficienti e pericolosi viali del Villaggio. (La maggioranza ha invece confermato lo sbocco della circonvallazione all’altezza di via Fornasotto, per arrivare e servire i due nuovi grattacieli turistici che si affacceranno sulla rotatoria alle spalle di Piazza Torino)
• L’apertura di una darsena con annessi spazi artigianali per la pesca e la nautica da diporto di fronte alla piazza, oltre il Cavetta;
• L’ampliamento delle aree qualificate a servizio del turismo all’aria aperta, naturale vocazione della pineta;
• Il recupero e la valorizzazione del lungo Piave: dalla piazza del paese alla foce.
• Che la Regione comprenda nel piano delle grandi opere il ponte sul Piave, per collegare il Lido di Jesolo alle altre località turistiche del litorale veneziano (non per portare i naturisti al Mort, così da ridurre la Frazione ad un parcheggio).
Per il futuro di Cortellazzo questa Amministrazione ha deciso di rispondere con il villaggio-vacanza e con una strada lontana qualche chilometro.
Cortellazzo non può ridursi ad un dormitorio e a un parcheggio.
Si rivolterebbero nelle loro monumentali sepolture anche gli eroi Bafile e Ciano, conte di Cortellazzo.
Fonte : http://pdjesolo.com/?p=1154