Jesolo 11 Gennaio 2014
IL BOCCIODROMO DI JESOLO
Ne avevo parlato con un servizio da queste pagine, l'anno scorso il 9 di Dicembre.
Oggi a distanza di un mese, sembra proprio guardando il cantiere di Via Pirami, che i lavori per la costruzione del nuovo bocciodromo comunale coperto si siano arenati. Dall'altra parte invece, dove i nonni quotidianamente continuano a giocare a bocce in via Pindemonte, la pista c'è ed è perfettamente funzionante. Nel loro habitat, una 15a di nonni con le loro bocce in mano ed in attesa del loro turno di tiro. Io con l'occasione ne approfitto e chiedo a loro cosa ne pensano del nuovo bocciodromo in fase di costruzione in Via Pirami, apriti cielo, ne ho sentite di tutti i colori: ma chi ghe gà dito a lori de far chel bussoeotto, ma non lo volevamo li , a noialtri ne interesea qua e no la infondo, chi ghe va là, noi volevamo questo anche se spostato di qualche decina di metri, e chi ci va infondo in Paese, ma noialtri se divertimo cusì, e poi chi lo gestisce ecc. ecc. tralascio le frasi più colorite ed il resto perchè non si può ripetere. In poche parole, politicamente e probabilmente si è voluto,( siamo in Italia), strafare con i denari pubblici, per dirle in due parole "quelli nostri".
Secondo i nonni presenti "de chel bussoeotto" non gliene poteva fregar di meno, a loro gli basta la loro pista e basta, senza troppi ghirigori. Ahimè, chi ne pagherà le conseguente di queste inappropriate spese sarà il cittadino di Jesolo e la tutta la città.
Queste le immagini dei lavori per la costruzione del "nuovo bocciodromo" quest' oggi, e la fotografia di come invece, quest'oggi si divertono con una pista da bocce lunga pochi metri, i nostri saggi nonni presenti all'angolo di Via Pindemonte Via Monti a Jesolo.
QUI SOTTO L'ARTICOLO DELLO SCORSO 9 DICEMBRE
09 Dicembre 2013
Per un pugno di ........VOTI ?
"La Favola della Cicale e la Formica"
A "TuttoTondo" di Claudio
PER UN PUGNO DI.............VOTI
La Cicala e la Formica di Esopo
(Le Istituzioni pubbliche ed il Popolo)
Voglio iniziare il mio intervento di quest’ oggi estrapolando alcune frasi dalla Favola di Esopo…[….] "Aprite! Aprite, per favore! Sto morendo di fame! Datemi qualcosa da mangiare!" La finestra si aprì e la formica si affacciò: "Chi è? Chi è che bussa?" "Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!"
"La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l’estate, mentre noi faticavamo per prepararci all’inverno?"[….].
Perché vi racconto tutto questo ?
Chi di voi non si ricorda e/o quantomeno non vede nella saggezza dei nonni il finale della favola, oggi nella realtà tutti noi: stiamo vivendo esattamente questo, la cicala, [lo Stato] butta denaro pubblico dalla finestra, noi[ formiche] cerchiamo di risparmiare anche la più piccola somma , perché non sappiamo quanto sia lungo l’inverno freddo e rigido che si prepara, ed il peggio,secondo me, non è ancora arrivato.
Mi tornano in mente i nonni… sì,… proprio i nonni, almeno i miei, quando con i loro discorsi ci ricordano i proverbi e le storie delle guerre passate, di molti anni fa e della carestia, quando mangiavano carne e solo se gli andava bene, una volta alla settimana e mi dicevano senza stancarsi che "dopo le vacche grasse ci sono quelle magre" e ancora "ghe xe pì giorni che uganeghe"; tutto questo perché?(....) continua a leggere