OGGI 1° MAGGIO " FESTA DEI LAVORATORI"
Dedico la copertina del mio Blog alla deputata della Sinistra Italiana Pina Picierno
Loro sì che riescono a campare con quei modici 12.679,69 €uro circa, netti mensili più altri innumerevoli benefit!
Pochi giorni fa, a Ballarò presentando uno scontrino,"Con 80 euro al mese si fa la spesa per due settimane!. E per testimoniare che almeno lei ci riesce ha esibito un lungo scontrino. Tre litri di latte, 5 baguette, due confezioni di fette sceltissime da 400 grammi l'una, macinato per il ragù, bocconcini di viotello, rucola, saccottini per la colazione. E non è tutto. Tortellini, pane, biscotti, uova, salmone affumicato, parmigiano, pastasfoglia, zucchine, mele, succhi di frutta, olio, coca cola, polpa di pomodoro, tarallucci.
Complimenti che tutte le settimane mangia con soli 80 €uro pari a 160€uro al mese e 1920€uro l'anno!!
Camera dei Deputati
Indennità parlamentare: 5.486,58 euro netti mensili;
Diaria (rimborso spese di soggiorno a Roma): 3.503,11 euro mensili. La cifra è ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza dalle sedute assembleari in cui sia prevista una votazione;
Rimborso per spese inerenti rapporto eletto-elettori: 3.690 euro mensili con esclusione delle spese postali;
Spese di trasporto e viaggio: I deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km;
Spese telefoniche: 3.098,74 euro annui, cifra forfettaria;
Assistenza sanitaria: Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 4,5 per cento della propria indennità lorda, pari a 526,66 euro, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa che eroga rimborsi secondo quanto previsto da un tariffario;
Assegno di fine mandato: Il deputato versa mensilmente, in un apposito fondo, una quota del 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari a 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve l’assegno di fine mandato, che è pari all’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi);
Assegno vitalizio: Il deputato versa mensilmente una quota – l’8,6 per cento, pari a 1.006,51 euro – della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi. Il deputato, dopo 5 anni di mandato effettivo, riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare svolti. L’importo dell’assegno varia da un minimo del 20 per cento a un massimo dell’60 per cento dell’indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato parlamentare. Il Regolamento prevede infine la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale. La sospensione del pagamento dell’assegno vitalizio è inoltre prevista nel caso in cui il titolare del vitalizio assuma cariche pubbliche che prevedano una indennità il cui importo sia pari o superiore al 40 per cento dell’indennità parlamentare; alla sospensione non si procede qualora l’interessato opti per l’assegno vitalizio in luogo dell’indennità.
Informazione da: http://www.mondoinformazione.com/notizie-italia/stipendi-parlamentari-diaria/104755/