03.02.2025 - Devastata la spiaggia del Mort
2025
La spiaggia del Mort devastata dalla furia del mare
Jesolo 03 Febbraio 2025
di ©Claudio Vianello
Breve storia della foce del Piave e del perché il Sile si chiama ancora oggi, la Piave vecia.
Dall’ epoca romana il Piave sfociava nella laguna di Venezia, unendosi alle acque del Brenta e del Sile, raggiungendo il mare Adriatico attraverso l'attuale canale di San Felice tra il faro di Punta Sabbioni e quello del Lido.
In seguito a un' alluvione del 589 il Piave deviò a nord-est della Laguna Nord.
Nel 1642 la Repubblica Serenissima per evitare l’interramento della Laguna Nord, causato dai sedimenti che arrivavano dalle piene e per bonificare le zone paludose e malariche, avviò i lavori di deviazione del Piave e del Sile.
Così nel 1683 in seguito a un' altra piena denominata "rotta della Landrona" provocò un' ulteriore deviazione della foce del Piave, che da allora sfociò a est di Cortellazzo di Jesolo, lasciando il vecchio letto alle acque del Sile, chiamato tutt'oggi la Piave Vecia.
Le foci così vennero divise e modificate con gli anni dando origine alla Laguna del Mort tra Eraclea e Cortellazzo, una frazione di Jesolo.
Un’ ulteriore piena nel 1935 deviò definitivamente la foce del Piave, portando la foce all’ attuale uscita in mare Adriatico, isolando definitivamente la Laguna del Mort dal resto del territorio jesolano.
Oggi per arrivare alla spiaggia della Laguna del Mort bisogna entrare nel comune di Eraclea, attraverso un ponte di barche a pagamento o attraverso il ponte sul Piave a Eraclea; una volta arrivati a Eraclea mare, si prosegue solo a piedi per circa trenta minuti, verso sud passando per la laguna del mort, fino sulla spiaggia.
In questi ultimi decenni con l'avvicendarsi dei vari Sindaci, a Jesolo, ha fatto si, che la volontà politica, quella di creare una zona naturista cambiasse totalmente. Il primo fu nel 2011, Francesco Calzavara, con l'allora assessore Alessandro Perazzolo, il quale ci credeva alla spiaggia naturista, poi nel 2012 venne la volta del Sindaco Valerio Zoggia, che pian pianino iniziò ad abbandonare l'idea naturista e nel Febbraio del 2022 insieme alla collega e Sindaco di Eraclea Nadia Franchini chiuderanno al naturismo definitivamente.
Zoggia dirà, non c'è alcuna possibilità di una spiaggia naturista regolamentata. Poi rilancia un piano per una nuova vita della spiaggia, una spiaggia totalmente libera da stabilimenti, questo perchè a Jesololido questo lembo di spiaggia va a equilibrare le "quote libere" da rispettare per legge, di tutto il litorale jesolano.
«Parlare di naturismo non ha senso» dice il sindaco Zoggia, «questa è una spiaggia libera che deve restare tale, perché oltretutto sito di interesse comunitario.
«Parlare di naturismo non ha senso» dice il sindaco Zoggia, «questa è una spiaggia libera che deve restare tale, perché oltretutto sito di interesse comunitario.
Ultimo in ordine di tempo, il Sindaco Christofer De zotti di Fratelli d'Italia, eletto nel 2022, che lo scorso 10 dicembre porta in Consiglio Comunale il nuovissimo regolamento intercomunale, con il comune di Eraclea, di gestione dell’ambito della Laguna del Mort, chiudendo definitivamente la spiaggia al naturismo.
Eraclea viceversa, dopo aver approvato la valle degli Ossi, un intervento privato che andrebbe a costruire un campeggio da 14 mila turisti e che avra’ come unico sbocco la spiaggia del Mort, non è riuscita ad approvare tale regolamento di salvaguardia della laguna del Mort, per le note diatribe politiche che hanno poi portato alla sfiducia della sindaca, Nadia Zanchin, lasciando così il regolamento intercomunale della Laguna del Mort a chi si avvicenderà alla poltrona di Sindaco alle prossime elezioni comunali di Eraclea.
Oggi con l’ultima burrasca quella del 28 gennaio u.s.; le chiamano mareggiate suona meglio, le mura di contenimento di cemento e le dighe di roccia, con la forza del mare sono crollate lasciando la spiaggia devastata.
L'apertura di circa 20 metri venutasi a creare, sulla mura in difesa ha fatto si , che il mare entrasse e sull'arenile si depositassero tonnellate e tonnellate di legname, plastiche e a sua volta erodendo le dune di sabbia per un'altezza di due metri.
Probabilmente, oggi la spiaggia del mort è abbandonata a se stessa e alle “mareggiate”, non essendoci entrate "u business" non interesserebbe a nessuno, perchè rimane un costo e basta. Vedremo se l'amministrazione comunale jesolana, nei prossimi mesi saprà rimediare con un ripascimento, così come avviene ogni anno, ormai da oltre venticinque nella zona della pineta.
Diciamo che, non essendoci più difese attive, le dune di sabbia in difesa dell’ ambiente protetto, non hanno avuto modo di contrastare il mare furioso e così la spiaggia del mort è stata rasa al suolo….
Ma come sempre lascio parlare le mie immagini
La situazione della mura nel 2022 e 2023
La situazione oggi 2 Febbraio 2025