14.08.2024 - Poche idee e confuse - Il Blog di Jesolo

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14.08.2024 - Poche idee e confuse

2024

L'ex negozio della Rolex a Jesolo, oggi un negozio del souk jesolano
Jesolo 14 Agosto 2024
di ©Claudio Vianello

Poche idee e confuse
 
Non si può pretendere di creare una spiaggia d’elite se alla base di tutto questo manca la cultura della politica.
 
In questi ultimi decenni a Jesolo si sono costruite decine di migliaia di colombaie. É vero molto è stato venduto, ma in cambio si è impoverita la città a dispetto dei residenti e dei nostri figli.
 
La classe politica, che si è avvicendata dal 1997, ha creduto che il “costruire” fosse sinonimo di ricchezza. Certamente i soldi hanno e stanno girando, chissà come e quali.
 
Purtroppo la nuova classe politica che dovrebbe redigere la via verso il futuro, non ha la capacità di comprendere che non è la quantità, ma è la qualità del vivere che il turista cerca. Non è con l’ammassarsi del cemento che si crea una città, ma con la residenzialità, perché una città va vissuta tutto l’anno e non per poche settimane.
 
La vera analisi su come aumenta la qualità, la si può vedere in questa stagione. Pensare che negli anni 70 tutto era lucido e splendeva lungo il litorale, chi veniva a Jesolo si sentiva arrivato, gli hotel erano allora qualche centinaio in più di oggi, tra pensioni familiari e locande.
 
Ad agosto c’era il tutto esaurito. Oggi se ti colleghi a booking ti accorgerai che, malgrado la diminuzione degli alberghi, c’è tantissima disponibilità. Venire in vacanza a Jesolo era come andare in un posto esclusivo. Nelle vie centrali del Lido, c’era lo struscio e auto lucidate per l’occasione.
 
Posso dire che la politica jesolana si è persa qualche decennio.  Negli anni 2000, le nuove strutture alberghiere erano viste come una concorrenza. In pochi aggiornavano le proprie strutture riettivo-alberghiare e decine e decine di pensioni e alberghi fatiscenti vennero riconvertiti in luccicanti condomini.
 
Con l’avvento della Lega Nord al potere a Jesolo, qualcosa è andato storto.
 
Pur di favorire la speculazione ad cazzum, si sono rilasciate licenze edilizie a chiunque voleva speculare sul cemento, senza una logica urbanistica e un minimo di nuovi servizi per la città e per i residenti.
 
Purtroppo la cosa che fa più male è vedere l’ipocrisia e la cecità di chi non si è accorto del furto che andavano perpetrando gli speculatori senza pietà in città.
 
Oggi se vai a passeggiare lungo “ la passeggiata più lunga d’Europa”, la ZTL è un caos totale, devi fare anche attenzione a non essere investito da monopattini, biciclette, biciclette che sembrano motorini,  risciò e chi più ne ha più ne metta.
 
Non parliamo del traffico durante il giorno, sembra di stare su un’autostrada: mezzi pesanti solcano le viuzze nate per sopportare le auto degli anni 70, pullman e  camion pesanti occupano le vie senza il rispetto del codice stradale, i divieti sono semplici cartelloni pubblicitari che vanno a scadere a fine agosto.
 
A Jesolo è completamente latente la sicurezza, alla faccia di chi vorrebbe trascorrere qualche settimana in vacanza e in tutta tranquillità. Se giri per il territorio di Jesolo Lido ti accorgerai che le ville di una volta oggi sono condomini a 8 piani appiccicati uno all’altro e per di più dell’ottanta per cento di queste colombaie, di massimo 50 metri, sono chiuse, vuote.
 
Ormai le agenzie immobiliari hanno passato il centinaio di unità in una pseudo città di 26.700 residenti (dati 2023), in poche parole la città non cresce in residenza stabile ma sono in loculi abitativi.
 
L’unica idea fissa che il politico locale ha, è quella di costruire, costruire e rinnovare ma senza rispettare e/o dare più servizi e sicurezza.
 
Il lusso sulla quantità non è mai esistito. I bei negozi che attraevano clientela tedesca, austriaca, francese e svizzera oggi non ci sono più e questa clientela si è trasferita a Cavallino Treporti dove il verde insiste ancora sul cemento.
 
Un esempio molto concreto: avevamo molti bei negozi, tra cui boutique, gioiellerie, negozi di vetro di murano ecc., oggi tutto questo non c’è più. Al loro posto ci sono moltissimi negozi di accozzaglie, alimentari e pizza/kebab da asporto, il tutto gestito da gente che certamente non dà lustro alla nostra bastonata città.
 
Un esempio su tutti, avevamo la Rolex in via Bafile, oggi anche questo è un bazar/souk di accozzaglie. Sveglia siamo a ferragosto e anche questa stagione se ne sta andando, nulla è cambiato se non peggiorato…Il depauperamento della città continua… Avanti a Jesolo c’è ancora posto!


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