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Tartarughe Trachemys scripta elegans, nel Sile a Jesolo : sono carnivore e pericolose per l'ecosistema

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Tags: TartarugheTrachemysscriptaelegansnelSileaJesolo:sonocarnivoreepericoloseperl'ecosistema

La vendita in Italia di questa tartaruga è vietata, ed è stata inserita nell'elenco delle 100 specie esotiche invasive più dannose al mondo

La tartaruga fotografata nel Sile

Tartarughe Trachemys scripta elegans, nel Sile a Jesolo : sono   carnivore   e pericolose per l'ecosistema

Durante le mie uscite quotidiane mi capita spesso di trovarmi in situazioni particolari, ma qualche volta non sono abbastanza veloce nell’estrarre la mia Nikon e immortalare quello che vedono i miei occhi.
Mi è accaduto circa due settimane fa, quando, a pochi metri dalla battigia, un delfino ha fatto un salto e se ne è andato senza più riemergere dall’acqua.
Ieri invece, percorrendo via Cristo Re a Jesolo, ad un certo punto mi sono accorto che sulla riva, sopra ad un tronco, una tartaruga stava prendendo il sole. Il mio primo pensiero vedendo l’animale è stato di gioia e mi sono detto che, finalmente, si rivedono le tartarughe lungo le rive del Sile. Ho tentato così, di avvicinarmi alla riva per tentare di fotografare l’esemplare più da vicino, ma la tartaruga si è tuffata nel Sile ed è sparita. A quel punto mi sono chiesto: emergerà per riprendere ossigeno e respirare? Infatti, pochi minuti dopo, eccola, era un bel esemplare di circa 25 cm di carapace, e così l’ho immortalata.
Una volta rientrato a casa, guardando le foto, mi sono accorto che la tartaruga che avevo fotografato, era una specie non autoctona, ma bensì una  "Trachemys scripta elegans".
Avete presente quelle tartarughe piccoline che si compravano nei negozi di animali e alle quali si davano da mangiare pezzettini di carne, perché carnivore. Ecco qua, qualche imbecille se ne è disfatto con estrema semplicità, gettandola nel Sile.
La "Trachemys scripta elegans", è una tartaruga americana originaria  della valle del Mississippi, dall’Illinois al Golfo del Messico. Questo animale preferisce gli stagni e i fiumi dal corso d'acqua lento e fangoso con abbondanza di piante acquatiche.  Se riuscisse a creare qui il proprio habitat, sperando che non l’abbia già fatto, potrebbe essere molto pericolosa   e potrebbe minacciare anche l’ecosistema del Sile.
Atteggiamenti del genere, quello di abbandonare animali non autoctoni sul territorio sono molto pericolosi per tutto l’ecosistema.
La vendita in Italia di questa tartaruga è vietata, ed è stata inserita nell'elenco delle 100 specie esotiche invasive più dannose al mondo, proprio per le negative ripercussioni sull' ecosistema.






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