Jesolo:La nuova Medjugorje e i castelli di sabbia per il politico
Partiamo da un'idea ex-temporanea che è uscita sui social, in questi giorni. In molti hanno esternato: perchè non hanno fatto le dune su tutto l'arenile di Jesoeo.
Premetto che sono oltre dieci anni che documento, il fa e desfa della sabbia, inoltre non sono uno "siensiato" (scienziato) e nemmeno un ingegnere idraulico; a Jesoeo ce ne sono fin troppi tra i politici, ripeto sono uno che documenta il cambiamento della mia città e anche delle mareggiate, questo perchè amo la mia città e penso che sia giusto documentare il tutto.
Fino ad allora, ogni anno, anche Jesolo veniva premiato con questi soldi, perchè rientrava nel bacino in salvaguardia di Venezia coi "schei" del Mose. E così ogni anno venivano erogati milioni di euro per il ripascimento dell'arenile jesolano, martoriato dalle mareggiate, ricordo che ogni anno il politico di turno chiedeva milioni per il ripascimento. Ogni anno era la stessa storia, con le prime burrasche e di conseguenza con l'erosione dell'arenile scene di pianti e strappi di vesti per attingere ai soldi pubblici, mettendo così in moto il business del sabion. Soldi pubblici che immancabilmente venivano erogati ogni anno e che immancabilmente venivano buttati a mare, senza che nessuno avesse il buon senso del padre di famiglia e soprattutto l'idea, svegliandosi una mattina: da oggi basta soldi, bisogna fare qualcosa di definitivo e strutturale. Basta coi schei a iosa! Tanto erano soldi pubblici, quelli del Consorzio Venezia Nuova che piovevano ad ogni batter di fronde.
Dopo lo scandalo del Mose, dal 2015, le casse del Consorzio rimasero vuote e per le mareggiate a Jesolo, intervenne la regione Veneto, non più milioni da buttare a mare ma dal 2015 bastano qualche centinaio di migliaia di euro. #robadamatti.
Inoltre da allora la Regione iniziò a muoversi cercando delle soluzioni ex-temporanee. Eureka gridò qualcuno dai banchi del Consiglio Comunale jesolano, nel 2017 costruirono 5 pennelli di roccia in zona pineta e nel 2018 altri quattro mini penneli, così facendo pensavano di aver risolto come Archimede il problema delle mareggiate. Di conseguenza si armarono di un metro e in un giorno di canicola in agosto, uscirono a misurare con il metro l'arenile.
Purtroppo troppa demagogia alla ricerca di qualche tornaconto elettorale, la situazione oggi a Jesolo ce l'abbiamo davanti agli occhi, quelli che chiacchierano sono : li chiamo gli jesoeani della domenica, in letargo d'estate e poi........ Hanno tutto il tempo d'inverno di dar aria alla bocca, con le chiacchiere da bar..Le dune di sabbia "e mutare de sabion"? Eccomi a parlare delle dune, secondo gli siensiati (jesoeani), queste salverebbero l'arenile. Ora come spesso ho ribadito e documentato, queste dune possono servire solo a riparare la passeggiata jesolana durante le burrasche dai detriti ( spiaggiato), queste servono dove la spiaggia è molto lunga e lo si vede dalle mie fotografie dall'alto, dove la spiaggia non c'è ovvero è troppo corta, non servono o forse servono a qualcos'altro?
Infatti, se da una parte la duna serve a riparare dai detriti portati dal mare, dall'altra non servono. Questo è il mio pensiero suffragato da una documentazione tale che pochi hanno. E intanto continuano a cementificare il frontemare, costruendo centinaia di appartamenti senza avere quel briciolo di lungimiranza per la nostra città, facendo arretrare le nuove costruzione di qualche decina di metri....
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