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Le buone intenzioni del Master Plan, di Kenzo Tange
La zona di Jesolo dove sarebbe dovuto sorgere il Central Park
di Claudio Vianello Venti15©
Jesolo 18 Luglio 2015
Pane al pane e vino al vino
Io onestamente, per la nostra Città, Jesolo, ho sempre avuto un’idea precisa: non avrebbe mai dovuto perdere la sua identità e doveva rimanere una città a misura d’uomo. Le costruzioni che grattano il cielo? lasciamogliele agli altri.
Apro una parentesi, riportando alcune frasi della premessa sottoscritta dall’allora Sindaco Renato Martin nella presentazione del Master Plan di Jesolo in data 10 Ottobre 1997.
" È stata la grande scommessa di questa amministrazione Comunale. Di Master Plan, Prg e strumenti urbanistici alternativi, se n’era sentito parlare per anni. Ma nessuno aveva pensato di dare contenuto alle parole. Nessuno, insomma, aveva pensato ad agire con decisione ma anche con coraggio, al fine di dotare Jesolo di nuovi ed indispensabili strumenti di rilancio……. Omissis
Il risultato è che nessuno oggi può negare che mai era stata fatta una proposta globale per il rilancio della nostra Città. Per valutare il Master Plan, credo siano necessari due passaggi. Il primo: cerchiamo di guardare a questa proposta per quanto di buono può contenere per i suoi cittadini, per quanto potrà cambiare in meglio la nostra Città…..Omissis.
Ecco. Questi sono i passaggi, credo, importanti della premessa datata 1997 del Master Plan di Renato Martin.Responsabili di tutto: tutti quei consiglieri comunali che allora votarono il PRG ( Piano Regolatore Generale), se non mi sbaglio, furono 6 su 20.
Oggi, a distanza di quasi vent’anni dalla sua presentazione, quello che è successo alla città di Jesolo è sotto gli occhi di tutti.
Alcuni edifici costruiti a macchia di leopardo che si perdono nel territorio, questi edifici non hanno nulla a che vedere con la città. Da quel lontano 1997, a Jesolo, sono rimaste solo le buone intenzioni descritte nella premessa e stampate sulla carta. Una cosa sola di tutto quello descritto ha avuto successo, una crescita assurda e una città data in pasto agli speculatori.
Oggi, il territorio di Jesolo si presenta con migliaia di case invendute, un depauperamento globale del territorio e per i prossimi decenni, senza prospettiva. In questi vent’anni l'aumento dei residenti è stato pari alle zero periodico.
Questa ahimè, è la fotografia della realtà odierna di Jesolo.
Una cosa certa salta subito agli occhi guardando la scheda del Master Plan di allora e qui sotto riportata con la realtà odierna. Nessun hotel in vent'anni ha toccato il cielo, così come aveva previsto Kenzo Tange, (e per fortuna, dico io) ed il Central Park, una mera utopia che rimarrà sulla carta.
Eccole le immagini di oggi 18 Luglio 2015
L'utopia della città di Jesolo dal Master Plan 1997